Domenica ho corso e FINITO la mia prima 10 km!!!!
Questa frase varrebbe un
intero post di questo nostro diario di viaggio ma visto che sono una
chiacchierona e qualcuno mi ha detto di occuparmi di più del blog vi
racconterò nel dettaglio la giornata, o meglio il weekend, e le sensazioni
provate.
Sabato dopo aver sentito
la famiglia di Ste via Skype e aver fatto gli auguri a Daniela che venerdì ha
compiuto 33 anni (auguri anche al mio cuginetto adorato Lorenzo che di anni ne
ha compiuti 18!!!!) siamo andati in centro a vedere l’Expò della Rotterdam
Marathon 2013 allestita al World Trade Center.
Dopo un tour in
bicicletta per strade inesplorate, (viviamo qui da un anno ma sappiamo si e no
3 vie e neanche pronunciate bene) ci siamo diretti all’Expò alla ricerca
di…nulla! Dovevamo ritirare i pettorali, questo sì, ma di fatto non stavamo
cercando nulla in particolare…e infatti siamo tornati a casa con un paio di
scarpe in più, un marsupio da corsa e almeno 120 euro in meno nel portafoglio.
All’interno del WTC, tanti stands di prodotti legati al mondo della corsa,
anche se in alcuni casi l’organizzazione degli stessi lasciava un po’ a
desiderare. Puoi organizzare uno stand per l’abbigliamento e non pensare a un
metro quadro di camerino??? Come posso vedere che la magliettina che tanto mi
piace mi stia bene? Resto in reggiseno e me la provo in mezzo a tutti?
A volte sono strani
questi olandesi!
Dopo qualche foto di
rito, prima al Wall of Famous e poi accanto alla mitica Straneo vincitrice della
Rotterdam Marathon 2012 (ovviamente in manifesto e non dal vivo) siamo tornati
a casa per il nostro PASTA PARTY che, a differenza di quello ufficiale non
costava 17 €.
Per fare una bella scorta
di carboidrati abbiamo cucinato le orecchiette con i broccoli…mmmm lekker!!!
Poi a letto presto per
essere carichi l’indomani.
Appena sveglia subito la
prima sorpresa della giornata: PIOVE!!! Ma come?! Non avevano detto che sarebbe
stato bello? I miei colleghi nei giorni precedenti si sono tutti raccomandati
di bere tanto perchè erano previste temperature altissime. Il termometro
avrebbe sfiorato addirittura i 20 C°…seeeee nei sogni!!!
Il cielo era grigio. Pioveva,
tirava vento e faceva pure freddo!
Ma noi stoici ci siamo
preparati e in bicicletta abbiamo raggiunto il luogo di incontro : casa di
Andre!
L’atmosfera che si
respira prima di una maratona è bellissima. La città si riempe di gente, c’è chi corre, nonostante l’età, il tempo e gli acciacchi e c’è chi va a
curiosare e a sostenere i coraggiosi che si apprestano a completare questa
mitica impresa.
Dopo il primo
appuntamento con Andre e Michele, italiani, ci siamo diretti verso l’appuntamento
numero due, con le straniere Hanna e Ibtesam. Una svedese e l’altra sudafricana, quest’ultima
con all’attivo già la Maratona di Cape Town (mica pizza e fichi) e
diverse 10 km. Iniziavo a sentirmi piccola piccola.
Quando sei lì nel mezzo,
pronta a partire e vedi tutta sta gente che si riscalda, con fisici super
tonici e facce per niente preoccupate ti chiedi “ MA PERCHE’ NON MI SONO FATTA
GLI AFFARACCI MIEI? PERCHE’ NON SONO STATA A CASA SOTTO LE COPERTE”, ma poi
l’atmosfera è contagiosa e non vedi l’ora di iniziare a correre, anche se sai
che dopo 2 km sarai sfinita…e infatti!!
Diciamo che il primo km è andato bene, c’era
molta gente a seguire l’evento e a sostenere i runners, e lungo il percorso
numerose band con musica dal vivo animavano e ritmavano la corsa…ma dal 2° km
ho iniziato ad avere caldo e ho iniziato ad avvertire un dolorino al ginocchio
sinistro che diventava sempre più forte e quasi insopportabile dal km 7 in
poi!
Lungo il percorso Stefano
si è dato alla fotografia e ai video, tant’è vero che ci siamo persi intorno
al km 6 per ritrovarci quasi al traguardo…
E proprio al traguardo,
oltre alle centinaia di sconosciuti che incitavano i finishers, c’era la nostra
fan numero 1: Asietta!!! La piccina infatti, ci aspettava all’arrivo con una
rosa bianca per me (grazie Lucia!) e anche se era un po’ imbronciata e non ha
voluto fare una foto tutti insieme è stato bellissimo trovarla lì a tifare
per noi!
Il mio tempo non è stato
dei migliori, 1 ora e 4 minuti…sicuramente devo continuare ad allenarmi e farmi
di più il fiato, come si suol dire anche se questa volta la colpa è stata del mio
ginocchio…gli ultimi metri sono stati davvero difficili, il dolore era terribile!
Per pranzo ci siamo
fermati da Andre insieme ad altri runners per un banchetto international anche
se il menù era assolutamente italiano: PASTA AL SUGO CON LE MELANZANE!!!
Che dire? Nonostante il
dolore è stato davvero gratificante arrivare alla fine e superare ogni giorno
che passa un po’ dei miei limiti…fisici…e a volte mentali.
E’ una sfida contro me
stessa ed è bello vedere che piano piano ce la sto facendo anche se la strada è ancora moooolto lunga!
Purtroppo questa gioia
nel cuore è stata scalfita lunedì sera dalla notizia delle bombe esplose
durante la Boston Marathon. Non ci sono parole per esprimere la tristezza
difronte a questa notizia, soprattutto quando il giorno dopo si è venuto a sapere
che e’ morto un bimbo di soli 8 anni che era al traguardo per aspettare il suo
papù.
La vita, alle volte è davvero ingiusta e il mondo in cui viviamo fa
davvero spavento e molto spesso ribrezzo. La corsa è un po’ una metafora della
vita. Non importa rallentare, avere dolori, acciacchi, perdere persone lungo il
cammino e trovarne altre poco più avanti con cui condividere un pezzettino del
percorso, cadere e rialzarsi…l’importante è ANDARE AVANTI E NON FERMARSI MAI!Alessia