Il 6 giugno 1944 verrà
ricordato nella storia per lo “sbarco in Normandia”, quel giorno infatti
centinaia di militari delle forze alleate sbarcarono nel nord della Francia per
liberare l’Europa dalla tirannia della Germania nazista. Quello fu l’inizio di
una grande battaglia e venne battezzato “D-Day”.
Da allora, questo termine viene usato per indicare un giorno preciso nel quale si
sferra un attacco o una battaglia. E per qualcuno, oggi 6 marzo 2013 rappresenta
il proprio personale “D-Day”. Fra un paio d’ore sbarcherà all’aeroporto di
Rotterdam Danilo, uno dei miei tanti amici cosentini conosciuto allo stadio.
Come tanti connazionali, anche lui ha deciso di fare le valigie e cercare
fortuna all’estero, giocarsi le proprie carte in un Paese sconosciuto ma che
potrebbe offrigli un’opportunità lavorativa. Danilo, così come me e altri
tantissimi italiani, ha conosciuto lo sfruttamento dei datori di lavoro, il
menefreghismo dei sindacati sempre più a braccetto con i primi e la cattiva
amministrazione dei politici locali. A 30 anni non è facile trasferirsi da una
città all’altra dello stesso Paese figurarsi andare oltre confine ma purtroppo
noi terroni d’Europa non abbiamo molta scelta. Danilo “capultra’” come l’ho
soprannominato è chiamato ad affrontare un’impresa ardua, tosta e solo chi ha
gli attributi può affrontarla perchè la mancanza della terra natia si farà
sentire giorno dopo giorno e non sarà facile resistere al suo richiamo.
Io e Alessia non possiamo che
fargli un grosso in bocca al lupo e almeno con la presenza di Danilo in casa
non sarò più solo ad ascoltare le partite del Cosenza in diretta streaming.
Stefano
PS Oggi è un giorno particolare
anche perché mia mamma compie 60 anni e per il sol fatto di aver messo al mondo
un’opera d’arte quale io sono si merita tutto il bene possibile. Tanti auguri
da Stefano e Alessia.
Tantissimi auguri a Danilo o come direbbero li Welkom :-)
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