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Benvenuti nel nostro blog...il nostro diario di viaggio alla scoperta dell'Olanda...

giovedì 28 febbraio 2013

POST... ELEZIONI



E alla fine il nuovo post è partorito!
Mi ero promesso di scrivere qualcosa per commentare le ultime elezioni politiche ma ogni volta scrivevo e cancellavo, cancellavo e scrivevo. Nonostante mi piaccia scrivere incontro  difficoltà a redigere anche un semplice pensiero quando mi occupo di argomenti che mi stanno a cuore. Forse è il cuore stesso il vero problema. In tutti i casi alla fine del post troverete il link di un famosissimo video (almeno per Cosenza e provincia) che racchiude tutta la mia stima per una parte del popolo italiano.
Visto che secondo il mio modello (il blog di Linus) mi sono già dilungato troppo, è ora di cambiar discorso ed entrare subito nell’argomento di oggi: “Le usanze degli olandesi”. Sono già trascorsi 13 mesi da quando io e Alessia abbiamo messo piede qui e mi sento di poter parlare delle usanze orange, sia quelle che a noi ci appaiono strane o negative, sia quelle che ci fanno pensare “Ma perche’ non si fa anche in Italia?!”. Oggi vi parlo delle prime.
Capitolo cibo. Beh, diciamo che noi “vinciamo facile” ovunque ma ci sono alcune cose che faccio fatica a comprendere come ad esempio l’avogado spalmato sul pane o il latte come bevanda principale durante il pranzo. Nella mensa aziendale ne vedo di tutti i colori ed è bellissimo osservare le facce dei miei colleghi quando metto sul tavolo un normalissimo piatto di pasta o un banalissimo petto di pollo.
Rimanendo sempre sul posto di lavoro ho imparato una cosa: rutto libero sempre e ovunque! Sì avete capito bene. Non so se sia un’usanza di alcuni colleghi o di tutta l’Olanda ma qui si può ruttare senza alcun problema. In particolare ho un paio di colleghi che farebbero impallidire anche il buon ragionier Fantozzi dopo aver bevuto quattro casse di Acqua Perrier…l’acqua piu’ gasata del mondo!
Mi sto sforzando di pensare ad altri usi e costumi tradizionali che non tanto mi aggradano ma in effetti quelli appena descritti bastano e avanzano anche se sinceramente la cucina olandese (ma esiste?) ha comunque un suo fascino, quel fascino che deriva dal diverso.
Paese che vai usanze che trovi.

Stefano

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