Il nostro week-end tipo è:
letto-divano-letto. A dire il vero ci sono le pause pranzo/cena e l’operazione
“pulizia casa”. Sabato sera invece abbiamo invitato a cena due ragazzi italiani
conosciuti da Alessia durante le lezioni di olandese. Ciro e Michela, sono una
coppia costretti anche loro ad emigrare per trovare un lavoro stabile e una
paga dignitosa. Per non avere sensi di colpa, al mattino ci “tiriamo” 40 minuti
di corsa mentre nel tardo pomeriggio iniziamo a preparare la cena. Il menù
prevede: insalata russa come antipasto, per primo pasta al pesto (originale
zeneise) e per secondo pollo con patate al forno. Per dolce “crocette” (fichi
secchi con le noci) un dolce tipico cosentino del periodo natalizio. La serata
è trascorsa piacevolmente tant’e’ che siamo rimasti a chiacchierare fino alle 3
di notte. Non andavamo a dormire così tardi dall’anno dell’Erasmus. Il giorno
seguente ci dedichiamo al nostro hobby preferito: l’ozio. Il tempo di fare
colazione che sono già le 12:30, l’ora del ‘lunch
match”, come dicono quelli che conoscono l’inglese. C’e’ Parma-Genoa, la
partita finisce 0-0 e a me non dispiace visto che entrambe le compagini fanno
parte della mia lunga lista di “squadre simpatizzanti”. Alessia prepara un
delizioso Cous-Cous e a pancia piena e soddisfatti ci mettiamo a letto. Approfittando della pausa
della Serie D, mi sintonizzo su Diretta Premium ma dopo una ventina di minuti
mi addormento. Mi risveglio che manca solo un quarto d’ora al novantesimo e
decido di vedere Cagliari-Milan. Dopo le partite pero’ arriva il momento serio
della domenica. Votiamo! Erano anni che non ci recavamo alle urne e io lo dico
con orgoglio. Quest’anno qualcosa è cambiato, lo sentiamo. Apriamo le buste
inviateci dal Consolato e mettiamo una bella croce sul simbolo prescelto. Oggi
non dico per quale Movimento (ops!) politico abbiamo optato tanto chi ci
conosce lo sa. Posso però dirvi il titolo che ho in mente per il prossimo post
all’indomani delle elezioni. Se va come deve andare, titoleremo: “BOOM!”. Al contrario, penso che useremo
un titolo offensivo verso i nostri connazionali. Beh dopo 20 anni di prese per
il culo sarebbe il minimo. Si fa sera, dopo la consueta videochiamata con le
nostre famiglie, ci ritiriamo sotto le coperte facendo il count down in attesa
del prossimo week-end.
Stefano
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