Sono quasi due settimane
che siamo partiti per il nostro weekend “romantico” a Parigi ma tra una novità
e l’altra non siamo ancora riusciti a scrivere un paio di righe a riguardo. Ci provo io adesso.
Il 25 aprile siamo
partiti all’alba con il Thalys che da Rotterdam Centraal in 2 ore a 45 minuti
ci ha portati dritti dritti a Paris Gare du Nord. Non vi sto a dire che
meraviglia questo treno, più o meno come i nostri intercity
(IRONICO)…pulitissimo, silenziosissimo e soprattutto velocissimo! Andava così veloce che il cellulare non riusciva a prendere la linea.
Per chi non lo sapesse,
abbiamo deciso di andare a Parigi per festeggiare il 30esimo compleanno di
Stefano e abbiamo scelto la capitale francese perchè li’ vivono una coppia di
amici di Ste, da due settimane anche amici miei, che gentilmente ci hanno
ospitato e fatto scoprire il BURRO SALATO…. J
E poi anche perchè l’ultima volta che abbiamo visitato la Ville Lumière era febbraio 2010,
nevicava e c’erano -5 gradi e da allora il nostro obiettivo era quello di vedere la città con il sole. E per un
giorno l’obiettivo è stato raggiunto!
Il 25, cioè giovedì, ci
saranno stati 25 gradi…un sole stupendo e un cielo di un azzurro commovente
(non sto esagerando…dopo un anno e quasi mezzo in Olanda ogni qual volta vedo
il cielo azzurro mi commuovo sul serio)…ovviamente noi non eravamo preparati a
così tanto calore, e non ci siamo neanche fidati della “parola” di Igor che ci
aveva avvertiti di lasciare i cappotti a casa. Quindi furbissimi abbiamo girato
per la città TUTTO il giorno con il cappotto sul braccio…2 GENI!!!
Ci siamo fatti il giro sulla Senna in battello,
una passeggiata sotto la Tour Eiffel, lungo il fiume, e infine gli Champs
Elysee…il tutto con le nostre pesantissime giacche portate a braccio…vi giuro
una esperienza da non ripetere e augurare a nessuno!
Proprio sui Campi Elisi abbiamo mangiato un bel gelatino economico da Hagen Daz a ben 4,20€.
Nel tardo pomeriggio
abbiamo raggiunto Igor e Daphnè e insieme ad altri amici loro abbiamo fatto il
classico pic-nic lungo la Senna…a salutare la barche dei turisti dalle luci favillanti!
Idea molto carina, anche
se con il mio francese pari a zero ero un po’ in imbarazzo…alla fine del
weekend ho imparato a dire A Bien Tot, Merci, Bonjour, Bonsoir e Ça va! Ormai
lo mastico! ;-)
Il venerdì siamo andati
alla Reggia di Versailles…spettacolo!
Da dove eravamo noi con
un tram siamo arrivati alla fermata della metro di Pont du Garigliano e in 20
min di treno eravamo a Versailles.
Il biglietto completo a
18 euro ti permette di visitare le stanze del Castello (troppe), la casa delle
Madmoiselles, i giardini reali, il Grand Trianon e le Petit Trianon e la casa
di Maria Antonietta.
Il tempo non era il
massimo, e nel pomeriggio è iniziato a piovere…quindi dovremmo tornarci per
goderci appieno i Giardini che abbiamo visto solo di sfuggita.
Consiglio a tutti
di visitarla, la Reggia è davvero maestosa e spettacolare!
La visita della sola
Reggia (giardini compresi) vale il biglietto aereo/treno per Parigi!
Sconsiglio invece le visite con bambini al seguito.
Alcuni piangevano
disperati e dicevano ai loro genitori moccicando : “Voglio andare a
casa!”….effettivamente non è un posto adatto a un bambino, magari i giardini
sì, ma non le mille stanze da visitare una per una.
Ad un certo punto anche
il mio “bambino” ha iniziato a lagnare…(informo chi non lo sapesse che Stefano
al National Museum di Londra ad un certo punto si è seduto su un divanetto e
con tono minaccioso mi ha detto “ finisci tu, io ti aspetto qui!”) quindi siamo
usciti nei giardini, ma tra pioggerellina e l’ora tarda non siamo stati tanto in giro.
Peccato! Mi sarebbe
piaciuto vederli meglio e soprattutto la casa di Maria Antonietta e il
Trianon…quindi CI TORNEREMO! Ma al prossimo giro solo giardini, promesso Ste!
La sera, i nostri Ciceroni
ci hanno portati a mangiare in un tipico ristorante francese vicino a Grand
Boulevard. Chartier, questo è il nome del locale, è un ex mensa che ha mantenuto l’arredamento originale. Ogni
sera vengono serviti ben 900 coperti!
Consiglio a tutti di andarci…e mettetevi scarpe comode perchè a volte l’attesa in coda può essere molto lunga! Da non perdere les escargot (anche se mia mamma le fa più buone!).
Dopo la cena abbiamo aspettato la mezzanotte per festeggiare il compleanno di Ste e dopo un paio di brindisi siamo tornati a casa!
Siamo a sabato 27 il
giorno in cui il mio amorino è nato ben 30 anni…e secondo voi cosa abbiamo
fatto per festeggiare?
Siamo andati a visitare
lo Stadio del Paris Saint Germain…le Parc du Prince…per mia immensissima gioia!
Stefano ovviamente
sembrava un bambino al Luna Park…io no!
Anche perchè dopo che
visiti il Camp Nou a Barcellona, uno dei pochi Stadi a 5 stelle, tutti gli
altri sembrano campetti di terza categoria!
Dopo la visita allo
stadio siamo andati a Mont Matre e dopo una crepes salata siamo
saliti fino alla Basilica de le Sacre-Coer.
Quella zona mi piace
molte. Le viuzze e gli artisti che dipingono per strada hanno quel tocco che
rende Parigi unica e affascinante, anche se non è una città che mi è entrata
nel cuore.
Non l’ha fatto 3 anni fa
quando ci sono stata la prima volta, e non è riuscita a farmi innamorare
neanche a sto giro. Nonostante questo riconosco che sia una città bellissima
e con un’aria intellettuale e artistica,
ma non ci vivrei mai, per intenderci.
La trovo troppo caotica e
incasinata, sporca e pericolosa.
Sarà che mi sono
abituata alla calma piatta olandese…alla flemma (che ogni tanto mi fa anche
scappare di testa) e alla serenità che gli olandesi emanano mentre pedalano
sorridenti sotto una pioggia battente, che loro però non sentono, a
bordo della loro bicicletta …
Insomma sono innamorata
dell’Olanda, se non si fosse capito. Anche se la Spagna resterà per sempre nel
mio cuore come il mio primo amore!
La sera siamo andati a maagiare indiano con altri amici e tra una chiacchiera e l’altra anche quella
sera abbiamo fatto le 2. Per un pelo siamo riusciti a tornare a casa, visto che
la metro chiude alle 2!
La domenica ci siamo
rilassati e abbiamo fatto un salto all’Operà prima di andare a Gare du Nord
per riprendere il treno. Giusto per dire che l’avevamo vista da fuori, qualche
foto di rito e poi di nuovo in metro per raggiungere la stazione.
Il viaggio di ritorno è stato un po' più movimentato perchè non avevamo i posti prenotati vicini e ci siamo dovuti
spostare un paio di volte, ma alla fine tutto apposto, se non fosse che
Stefanino ha lasciato il suo zaino lì…e ce ne siamo accorti solo a casa!
Niente di importante…per
fortuna, solo la bandiera du Cusenza! J
Alessia